Abbiamo parlato spesso di come il content marketing, tra cui i contenuti di una pagina web o di un blog, possano essere determinanti rispetto alla reputazione digitale di un’azienda. Ci soffermiamo spesso, nei nostri corsi di social media marketing, blogging e digital marketing, ma usciamo per un attimo dallo schermo. I contenuti sono determinanti nella vita di tutti i giorni, rispetto a tutte le nostre decisioni d’acquisto e a come vogliamo essere percepiti dagli altri. Spostano in su oppure in giù l’asticella del fatturato.
Non considerarli sarebbe un clamoroso harakiri.
Una questione di fiducia
È una questione di fiducia e ad essere onesti, l’opinione che i consumatori hanno sui marketers, spesso non coincide con questa inflazionata parola. Dopotutto, il loro lavoro, anche via web, è stimolare il desiderio di soddisfare un bisogno che fino a qualche minuto fa, nemmeno sapevamo di avere.
Se il destino scritto nelle stelle, ha deciso per voi questa vita, imparerete a conviverci, ma non nascondetevi dietro ai vostri slogan. Ammettete pubblicamente che il vostro obiettivo è aumentare il fatturato, essere i migliori, diventare dei punti di riferimento.
Non c’è niente di male ad agire con onesta.
Lo confermano i trend del 2016, questo è il motivo per cui oggi il giudizio di un blogger pesa più di 10 ottimi contenuti aziendali. E per quanto il budget aziendale sposterà sempre di più le simpatie dei blogger verso quel prodotto o l’altro, è fuori dubbio che la fiducia costruita negli anni con i lettori, è in grado di condizionare pesantemente il vostro prossimo outfit, o le mie prossime vacanze.
Una questione di contenuti
Qual è il panorama di fronte a voi?
- I contenuti non soddisfano le esigenze del pubblico.
- I contenuti non si evolvono.
- Il marketing si concentra sul contenuto e non sulla conversazione.
- La fiducia del pubblico si è spostata dall’azienda al blogger.
- È più facile passare da consumatori di contenuti a editori, è sufficiente un commento o una condivisione.
Tutti i contenuti che siamo abituati a “subire”, leggere, ascoltare, tutti i giorni e in qualsiasi forma, sono stati realizzati per raggiungere uno scopo. Ovvero che tu faccia qualcosa.
La creazione di contenuti interessanti, tuttavia, è più facile a dirsi che a farsi. Le fasi di strategia digitale si devono focalizzare prima di tutto su obiettivo e target. Una volta capito dove si trova il vostro pubblico e come preferisce interagire con il vostro contenuto, siaete pronti per la realizzazione e distribuzione dei contenuti.
Passiamo al contenuto vero e proprio. Che sia un video, una presentazione, un articolo, oppure un white paper, il contenuto deve soddisfare questi semplici criteri:
Deve essere coerente
Deve essere su misura
Deve essere costruttivo
Coerente
Uno degli errori più grandi di chi si avvicina per la prima volta ad un contenuto marketing è la poca coerenza tra i messaggi comunicati. Soprattutto, quando si utilizzano diversi canali di comunicazione, la tendenza è quella di adattare il contenuto al canale, ma attenzione ad essere allineati con gli obiettivi originali della comunicazione. È facile in questa fase, perdere la direzione e confondere il pubblico.
Ad esempio, se il vostro obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto ad un problema oggettivo come l’inquinamento del mare, uno dei vostri tweet potrebbe essere:
“Una corretta prevenzione renderà più pulite le nostre spiagge”
Se voleste realizzare un video, vi dovreste concentrare sulle soluzioni da adottare, mentre se pensate ad un podcast, potreste coinvolgere un esperto e fargli alcune domande.
Evitate di trattare l’argomento con superficialità e umorismo su Twitter e poi postare una immagine inquietante su Facebook, perché non solo sarebbe poco coerente rispetto ai vostri obiettivi, ma anche rispetto alla vostra identità aziendale.
[easy-tweet tweet=”Il contenuto deve essere coerente #venetoformazione” url=”http://bit.ly/1RqO4mt”]
Su misura
Prima di tutto è indispensabile scegliere il canale, o i canali che si sposano meglio con la vostra identità aziendale. Da questo momento è possibile costruire il giusto mix tra canali e contenuti. Quest’ultimi devono essere cuciti a misura del canale specifico. In poche parole, un tweet potrebbe non funzionare su LinkedIn, oppure trasformarsi in video su YouTube.
Un white paper deve essere rivisto in modo diverso per diventare un articolo blog how-to, oppure un’infografica da condividere su Facebook.
La parola chiave è “su misura”. Se trascurerete questo passaggio correrete il rischio che i vostri argomenti non siano sostenuti a sufficienza, che ottengano una visibilità e quindi un riscontro più basso di quello previsto. Il pubblico, infatti, si aspetta diversi tipi di contenuti su canali diversi con un linguaggio e un tono espressivo in sintonia con lo standard del canale. Non deludetelo.
E mai dare per scontato che il vostro pubblico è lo stesso in ogni canale di comunicazione. Difficilmente, il pubblico interessato ai white paper si aspetterà lo stesso linguaggio che utilizzate su Facebook.
[easy-tweet tweet=”Il contenuto deve essere su misura #venetoformazione” url=”http://bit.ly/1RqO4mt”]
Costruttivo
Fatevi questa domanda: perché sto creando questo contenuto? Cosa mi aspetto dagli utenti?
Se non potete rispondere a queste domande allora vuol dire che il vostro contenuto non sarà utile al vostro pubblico. I vostri sforzi sono stati inutili, quindi prima di fare i classico “misstep”, meglio rivedere obbiettivi e priorità.
Un contenuto di qualità è qualsiasi contenuto che risponde ad un’esigenza, che risolve un problema e diventa entità sociale: ti fa risparmiare tempo, ti fa guadagnare di più, ti mette in una posizione di vantaggio sugli altri. Un contenuto di qualità può mettere in discussione e può far sorridere, ma non deve mai prescindere dalla strategia di comunicazione che avete individuato per la vostra azienda.
E non è sempre indispensabile creare contenuti innovativi. A volte nuovi argomenti possono nascere da una domanda frequente, oppure da una discussione nata intorno ad un vostro articolo precedente.
Ecco quindi che il contenuto rinnova il proprio ciclo di vita. Il white paper diventa articolo che a sua volta diventa una serie di video tutorial. Quindi, ogni video può raccogliere feedback diversi che possono dare origine ad un report, o un nuovo white paper.
[easy-tweet tweet=”Il contenuto deve essere costruttivo #venetoformazione” url=”http://bit.ly/1RqO4mt”]
Tirando le somme
Siamo nel bel mezzo di una guerra di contenuti e lo spazio a disposizione è spesso saturo, ridondante, in conflitto. La vostra voce rischia di arrivare stanca e in ritardo e a volte arriva alle orecchie sbagliate. L’unica soluzione è la costruzione giorno dopo giorno di una reputazione digitale solida, coinvolgente e al servizio degli utenti. Quando si è in grado di creare contenuti che comunicano veramente l’esperienza di brand, la connessione reale è possibile e la chiave del successo è più vicina. Provare per credere.
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