Ok, hai il tuo brand, e adesso? Il primo passo è costruire una community di persone interessate a quello che il tuo brand ha da offrire. Non importa se si tratti di Facebook, Twitter, LinkedIn o Google+, lidea di base è sempre la stessa. Ricordo che, come detto milioni di volte, non è importante avere decine di migliaia di followers, se non sono targettizzati. Molto meglio pochi, ma veramente interessati a voi. Ti starai sicuramente chiedendo come creare questa community; beh, ci sono due strade: Organica. Creare una community in modo organico significa che devi fornire contenuti interessanti, che stimolino lutente a condividerli con amici e conoscenti. Più contenuti vengono condivisi, più persone potranno vederli. Ed è proprio quello che vuoi. Se crei continuamente testi, immagini, infografiche eccecc di una certa qualità e utilità, le persone graviteranno attorno al tuo brand in modo naturale ma, generalmente, in modo piuttosto lento. La cosa sicura è che i tuoi followers saranno veri e propensi a interagire con te. Non organica. Creare una community sfruttando I metodi a pagamento è, generalmente, molto più veloce rispetto al metodo organico. Usando a dovere le inserzioni a pagamento offerte dai vari canali sociali, puoi dare una spinta notevole alla crescita della tua utenza. In più, le piattaforme per ladvertising sono sempre più complete e permettono una fine targettizzazione del pubblico, permettendoti di investire i tuoi soldi nel modo migliore. Ormai quasi tutti i social network hanno questa opzione, ma consiglio di iniziare da Facebook, sia per il numero di iscritti, che per leterogeneità degli utenti. Proprio in questi giorni la creatura di Mark Zuckerberg sta introducendo grosse novità per quanto riguarda la pubblicità a pagamento, come visto in nel post Facebook advertising: grosse novità in arrivo.
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