Quali sono le conseguenze
- Svanisce “l’effetto folla”, ovvero quel meccanismo psicologico che incoraggia l’utente ad essere pare di qualcosa, in questo caso, a leggere un articolo sulla base del numero di condivisioni e a condividere a sua volta il contenuto. Di fatto, è il motivo principale dell’utilizzo del conteggio delle condivisioni.
- Gli utenti dovranno stimare la popolarità di un articolo in base al conteggio di altri social network che contrariamente a Twitter, continueranno a fornire questo dato. Di conseguenza Twitter perderebbe molta della sua credibilità acquisita in questi anni.
- Molte applicazioni che si basano sul conteggio dei tweet dovranno aggiornarsi, riducendo sensibilmente le loro funzionalità. Esistono migliaia di applicazioni web-based che si basano su API di Twitter.
- Infine, esiste il rischio che non venga più adottato il pulsante di Twitter in una pagina, perché considerato poco utile. Ipotesi che ritengo un po’ troppo esagerata.
Conclusioni
Non penso che un conteggio sposti così tanto gli equilibri di una strategia aziendale. La necessità di monetizzare è un rischio per l’identità di Twitter che deve assolutamente trovare una soluzione differente rispetto ai suoi principali competitor. Che ironia, Twitter che si ritrova ad essere il follower di Facebook. Ho l’impressione che Twitter si senta un po’ alle corde, come un vecchio campione di box, pronto a cadere al tappeto. Mi auguro solo che il botto non sia così devastante, in stile Ronda Rousey, ormai ex invincibile ed ex campionessa UFC.
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